Atlante di Storie e di Luoghi

EX-FEUDO PIETRANERA 
Le lotte contadine per la conquista delle terre

ITINERARIO 3
TERRA di PIETRE
37,54522 N, 13,51763 E 

Lotte contadine e movimento per la conquista della terra attraversano le memorie del territorio di Santo Stefano Quisquina legandosi a fatti e vicende di quel movimento di massa che nelle sue varie fasi ha sostenuto un lungo e sanguinoso scontro contro i privilegi e la mafia.

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LA STORIA

– CUSTODE DI STORIA –
PINO LEONE

Pino Leone, uno dei protagonisti delle lotte contadine per le conquiste delle terre di Santo Stefano Quisquina, ripercorre attraverso ricordi e racconti le diverse stagioni delle battaglie che hanno attraversato i feudi Pietranera, Voltano, Leone dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale fino agli anni ‘60. 

IL LUOGO

L’ex Feudo Pietranera, oggi proprietà della Fondazione Lima Mancuso racconta una parte del paesaggio straordinario di Santo Stefano Quisquina frutto del dialogo quotidiano fatto di silenzi, attenzioni e del duro lavoro di chi coltiva i campi.  
Queste terre sono anche custodi di un racconto importante che attraversa le campagne siciliane e si snoda nelle lunghe vicende legate al movimento contadino nato fin dall’ultimo decennio del XIX secolo, con i Fasci siciliani (1891-94), proseguito negli anni precedenti e successivi alla Prima guerra mondiale e che vive la sua fase più alta nel secondo dopoguerra dalla metà degli anni ’40 fino ai primi del ’50. 
Nella lotta dei contadini contro il sistema di sfruttamento del blocco agrario e, quindi, contro la rendita fondiaria, Santo Stefano Quisquina ha rappresentato un tassello importante della storia del movimento contadino già a partire da quando, Lorenzo Panepinto, all’inizio del XX secolo alla ripresa degli scioperi agricoli, si affiancò a Bernardino Verro di Corleone e Nicola Alongi di Prizzi in una lotta tesa a dare ai contadini gli strumenti delle cooperative agricole e delle Casse agrarie, per emarginare i gabelloti dei feudi. Ucciso a Santo Stefano Quisquina il 16 maggio 1911, Lorenzo Panepinto è diventato la figura paradigmatica del sindacalismo agrario per tutti i comuni dell’area dei monti Sicani. 
Il territorio di Santo Stefano Quisquina torna al centro del movimento contadino siciliano del secondo dopoguerra con le lotta per i granai del popolo e per l’applicazione del decreto Gullo (1944-45), per l’assegnazione delle terre incolte (1945-49) e per la riforma agraria (1949 – primi anni ’50). 
Nell’ex Feudo Pietranera come in altri feudi del territorio si snodano alcune delle vicende del movimento per la conquista della terra grazie al racconto del signor Pino Leone, uno dei protagonisti di queste storie. 
Il Feudo Pietranera è una proprietà dell’800 che comprende circa 680 ha, il cui nome deriva dalla formazione basaltica, quindi di colore nero, posta in cima alla collina in cui insiste. 
All’inizio degli anni 70 è di proprietà di Salvatore Lima-Mancuso che donò il Feudo Pietranera all’Università degli Studi di Palermo. Nel ‘76-‘77 nasce la Fondazione Angelo e Salvatore Lima-Mancuso come fondazione di diritto privato.  
Oggi il Feudo Pietranera è un’azienda agricola che si autosostiene. 
Nel centro aziendale ci sono laboratori di ricerca, circa 10 ha delle terre sono dati in uso all’Università per attività didattica e di ricerca (campi sperimentali), una sala convegni, una foresteria con circa 50 posti letto che ospitano gli studenti durante le attività didattiche, uffici, un ristorante con cucine. La Banca del Germoplasma custodisce i semi che provengono dall’attività di ricerca e da quella di conservazione della struttura, semi di circa 30 popolazioni di grani antichi siciliani, ma anche diverse leguminose.